curiosità stroriche padovane  1°

Salvati dal cantiniere
(Pasquina Fincata)

Ricordo che quando ero piccola e avevo circa dieci anni un bombardamento colpì in pieno la mia casa distruggendola completamente. In realtà l'obiettivo era una polveriera al di là del fiume Bacchiglione in zona Tencarola. Mi trovavo in casa con mia mamma disabile che aveva perso una gamba. Nonostante il crollo dell'edificio ci siamo salvate perché protette dalle travi.

I prigionieri sono rimasti per tre mesi nella loro casa sfamati dalla famiglia. Un altro vivido ricordo riguarda la caduta di 72 bombe vicino a casa in un solo giorno e una di queste sprofondò in una vena d'acqua sotterranea. Le bombe erano destinate alla distruzione del ponte del Bassanello ma evidentemente sbagliarono il bersaglio. . Ricordo inoltre che lavoravo otto ore in fabbrica con turni che andavano dalle 6 alle 14, dalle 14 alle 22 e dalle 22 alle 6 del mattino successivo.

Prendevo il doppio dello stipendio per il turno notturno. Il mio compito era quello di accudire le macchine di tessitura. Si producevano tessuti per intimo alla MMP [SO quintali al giorno) e con la catena di montaggio si tagliava, si cuciva, si stirava e la merce finiva in magazzino. Ho lavorato alla MMP per vent'anni. Avevo con me tre figli piccoli da accudire e dovevo costruire la nostra casa insieme al marito, che faceva il muratore. Il marito lavorava con la ditta Grassetto.

Anche questo lavoro era molto faticoso perché non c'erano le gru, i muletti e le betoniere per cui si lavorava senza macchinari e il lavoro era prevalentemente eseguito a mano. Ad esempio si caricava il cemento in spalla,i mattoni e si arrivava alle altezze necessarie a mano o con le carrucole. Si trattava decisamente di un lavoro usurante e faticoso, infatti mio marito è mancato a soli sessantadue anni.

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